Neurologia

Domande frequenti

Come si svolge la visita neurologica?

Durante una visita neurologica il medico si informa sulla storia clinica e familiare del paziente, sul suo stile di vita e sui sintomi con cui ha a che fare. A questa prima fase segue un esame neurologico che può prevedere l’analisi dello stato mentale, delle funzioni simboliche (linguaggio, movimenti e riconoscimento di suoni, oggetti e colori), dei nervi cranici, del sistema motorio e della coordinazione dei movimenti, del sistema sensitivo e delle funzioni autonomiche (cioè quelle dei centri nervosi che controllano le funzioni vitali). Il medico può ad esempio valutare il senso di equilibrio e quello di orientamento, i riflessi, la reazione degli occhi agli stimoli visivi e quella alle vibrazioni sulla pelle.

Cos’è e a cosa serve la visita neurologica?

La visita neurologica permette di rilevare eventuali patologie o disturbi che colpiscono il sistema nervoso centrale o quello periferico, cioè il cervello, il cervelletto, il midollo spinale, il tronco encefalico, il tronco nervoso, i gangli, le radici e i plessi extraviscerali e intraviscerali.

Attraverso la visita neurologica è possibile capire se un paziente ha un problema neurologico (ad esempio una malattia, oppure una lesione) ed eventualmente dove è localizzato.

Di cosa si occupa la Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit?

L’Unità Operativa di Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit si occupa principalmente delle problematiche relative all’ictus ischemico od emorragico in fase acuta, provvedendo in emergenza/urgenza all’inquadramento diagnostico (attraverso indagini specifiche come TAC o Risonanza magnetica encefalo, Angio RM od Angio TC, Ecocolor Doppler TSA e Doppler Transcranico), alla valutazione neurologica (scale neurologiche come la NIHSS e la Scala di Rankin modificata) e clinica generale, oltre che alla somministrazione dei trattamenti più appropriati che legati anche alla tempestività di arrivo in Ospedale.

L’Unità Operativa gestisce la Stroke Unit (o Unità di Cura Cerebrovascolare), dotata di dodici letti monitorati e dedicata alla gestione del paziente con ictus e che vede il lavoro coordinato di un’équipe multiprofessionale comprendente, oltre ai neurologi, personale infermieristico, terapisti della riabilitazione e un logopedista. La Stroke Unit rappresenta il modello più avanzato ed efficace di trattamento dei disturbi cerebrovascolari acuti e l’unico in grado di ridurre significativamente mortalità e disabilità legati alla malattia.

L’Unità Operativa tratta anche le condizioni cliniche che configurano la Neurologia d’Urgenza, ad esempio crisi epilettiche, disturbi transitori di coscienza, sincopi, cefalee e stati confusionali acuti. Attraverso un’efficiente organizzazione ospedaliera tra il Dipartimento di Emergenza e l’Unità Operativa viene offerta un’assistenza ottimale al paziente neurologico acuto.

Di cosa si occupa la Neurologia?

L’Unità Operativa di Neurologia si occupa in particolare di:

  • Malattie degenerative del sistema nervoso (malattia di Parkinson e sindromi parkinsoniane, malattia di Alzheimer e demenze, malattia dei motoneuroni, sclerosi laterale amiotrofica, atrofie cerebellari)
  • Sindromi ipercinetiche (tremore, distonia, corea, tic, mioclono)
  • Malattie neuromuscolari e autoimmuni del sistema nervoso (sclerosi multipla, neuropatie, miopatie)
  • Neurologia d’urgenza e disturbi cerebrovascolari (ictus, stato di male, crisi distoniche)
  • Disfunzioni del sistema nervoso autonomo (ipotensione ortostatica, sincopi neurogene, disautonomie)

In aggiunta alle terapie neurologiche attuate presso l’Unità Operativa, sono applicati protocolli avanzati di trattamento interventistico, anche in collaborazione con altre Unità Operative:

  • Neurostimolazione cerebrale superficiale e profonda per la malattia di Parkinson e per le sindromi ipercinetiche
  • Infusione di terapie dopaminergiche (sottocutanee, intradigiunali) per la terapia della malattia di Parkinson
  • Fibrinolisi e disostruzione arteriosa d’urgenza nei pazienti con ictus ischemico
  • Terapie immunomodulanti nei pazienti con malattie infiammatorie del sistema nervoso